La legge di Fick, formulata da Adolf Fick nel 1855, descrive il fenomeno di diffusione di una sostanza all'interno di un mezzo eterogeneo. La diffusione è il processo mediante il quale le molecole di una sostanza si spostano dal punto di maggiore concentrazione al punto di minore concentrazione, in modo da equilibrare la distribuzione uniforme della sostanza.
La legge di Fick afferma che il tasso di diffusione è proporzionale al gradiente di concentrazione della sostanza e all'area di superficie attraverso la quale la diffusione avviene. In altre parole, maggiore è la differenza di concentrazione tra i punti di partenza e di arrivo, maggiore sarà il tasso di diffusione. Allo stesso modo, maggiore è l'area di superficie attraverso cui la diffusione avviene, maggiore sarà il tasso di diffusione.
La legge di Fick viene utilizzata in diverse discipline scientifiche, come la chimica, la fisica, la biologia, e l'ingegneria. Ad esempio, può essere applicata per studiare la diffusione di una sostanza attraverso una membrana, la diffusione del calore all'interno di un materiale solido, o la diffusione di un gas in un liquido.
La legge di Fick può essere espressa matematicamente con l'equazione:
J = -D * (∆C/∆x)
dove J rappresenta il flusso di diffusione (quantità di sostanza che passa attraverso un'unità di area in un'unità di tempo), D rappresenta il coefficiente di diffusione (una costante che dipende dalla sostanza e dal mezzo in cui avviene la diffusione), ∆C rappresenta la differenza di concentrazione tra i punti di partenza e di arrivo, e ∆x rappresenta la distanza tra i punti di partenza e di arrivo.
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